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La compagnia di pagamenti via smartphone americana Boku, già tra le più importanti società del settore (e leader nel mondo nel campo dell’addebito su conto telefonico) ha annunciato l’acquisto di Mobileview Italia. La compagnia, di proprietà della tedesca dtms che collabora con i quattro principali operatori telefonici italiani (Tim, Vodafone, Wind e H3g) nell’ambito dei pagamenti online, costituisce uno dei più importanti investimenti di Boku in Europa, e segna l’inizio dell’espansione della società americana nel vecchio mondo con l’Italia come trampolino di lancio e mercato privilegiato.

Ma ad un primo sguardo, ogni sondaggio e dato relativo all’espansione dello sviluppo tecnologico in Italia ci posiziona al fondo della classifica. L’alfabetizzazione informatica, la diffusione di internet e la digitalizzazione della Pubblica amministrazione sono carenti, specie se confrontate con qualunque altro Paese in Europa. Per questo sorge spontanea la domanda: quali sono le scelte statistiche che hanno portato Boku ad investire e a fare affidamento sul mercato italiano, soprattutto con questi presupposti?

La risposta è relativamente semplice. Nonostante l’arretratezza tecnologica, l’Italia primeggia in un ambito che interessa fortemente compagnie quali Boku. Infatti il 158% della popolazione della penisola possiede uno smartphone, e non è raro averne due a testa, mentre solo il 34% degli italiani è in possesso di una carta di credito. I numeri indicano che i consumatori italiani non fanno particolare affidamento alle carte di credito, ma la diffusione degli smartphone è un dato che porta compagnie quali Boku, che si occupa di pagamenti via mobile, a ritenere l’Italia la “terra promessa” dei pagamenti tramite telefono cellulare. Il lancio di un sistema di pagamento che si basa interamente sull’uso di uno smartphone, quindi, potrebbe rivelarsi la strada giusta da seguire per spingere gli italiani alla digitalizzazione del denaro, ed aiutare il passaggio dal contante fisico a quello virtuale.

Con l’acquisizione di Mobileview, Boku fornirà pagamenti digitali per app ma anche per beni e servizi digitali e fisici agli oltre 87 milione di abbonati ai principali operatori di telefonia che ne partecipano. Questo processo darà di fatto il via alla scalata europea di Boku, così come ad un possibile sviluppo digitale del mercato di pagamenti online e mobile italiano.

Il settore dei pagamenti attraverso smartphone è uno degli ambiti dell’e-commerce a cui tutti i leader di internet stanno puntando, alcuni con più successo di altri. Apple ha lanciato Apple Pay circa un anno fa, ma senza risultati sul mercato italiano, mentre Samsung ha da poco presentato Samsung Pay. Google cerca di rafforzare il suo Google Wallet, al momento efficace tra gli utenti italiani ma solo per gli acquisti sul Play Store, e Facebook prevede l’attivazione, in futuro, di un sistema di trasferimento di denaro tramite il proprio Messenger. La differenza tra tutte queste opzioni ed il sistema offerto da Boku sta nel fatto che la compagnia americana punta a bypassare l’utilizzo di carte di credito, addebitando i pagamenti direttamente sul conto telefonico dell’utente. Boku ha ricevuto finanziamenti dai più importanti investitori della Silicon Valley, e i risultati dell’apertura sul mercato europeo, partendo dall’Italia si manifesteranno presto.