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MasterCard sta sperimentando nuovi metodi di autenticazione per i propri clienti, tra cui il possibile utilizzo di un sistema di riconoscimento facciale per accedere al proprio account. Per effettuare acquisti online sarà presto possibile scattarsi un semplice selfie e venire autenticati tramite riconoscimento facciale, al posto dell’utilizzo di password, per ottenere un maggior livello di sicurezza.

Il livello di sicurezza aggiuntivo è dato dal fatto che le password possono facilmente essere dimenticate, perdute o compromesse, ad esempio tramite furto o intercettazione, specialmente sui dispositivi mobili dove la protezione da software malevoli è tenuta meno in considerazione da parte degli utenti rispetto all’utilizzo tramite pc o laptop. L’autoscatto, o selfie, verrà invece trasformato in un algoritmo che verrà inviato a MasterCard tramite la connessione internet. Tutto ciò che serve sarà l’utilizzo di un’app che consentirà l’autorizzazione del pagamento tramite il riconoscimento facciale del selfie scattato: in caso di riconoscimento andato a buon fine, il pagamento verrà effettuato. MasterCard sta collaborando con i  principali produttori di smartphone per ampliare il supporto dell’app al maggior numero di dispositivi mobili Apple, Samsung, Google e Microsoft. Ma la nuova frontiera dei pagamenti online non si limita ai vantaggi dal punto di vista della sicurezza, ma si propone anche di attirare nuovi utenti appartenenti alle nuove generazioni di giovani che, secondo quanto affermato da Ajay Bhalla, responsabile MasterCard per lo sviluppo tecnologico, “sono abituate a scattare foto, lo troveranno divertente”.

L’azienda sperimenterà questa novità su un campione di 500 clienti a partire dal prossimo autunno, ma si augura di poter applicare questo nuovo sistema a tutto il proprio circuito di pagamenti, e in caso di buona riuscita del test sperimentale la funzione sarà disponibile pubblicamente in un secondo momento.  Ma le innovazioni non si fermano qui, e nel cantiere MasterCard sono in corso i preparativi anche per un sistema di riconoscimento di impronte digitali e di riconoscimento vocale, secondo quanto rivelato da Bhalla. Inoltre, un’azienda canadese sta lavorando ad un metodo di identificazione tramite il battito cardiaco.