Con l’imminente sbarco del nuovo sistema operativo di Microsoft, Windows 10, previsto per l’estate 2015, la compagnia ha deciso di implementare anche numerose nuove funzioni per far meglio interagire tutti i dispositivi in possesso dell’utente, dal pc al tablet, fino allo smartphone. La crescente diffusione di sistemi di pagamento online e l’arrivo di opzioni sul fronte Apple (Apple Pay, che fatica a decollare tra gli utenti della nota azienda), Samsung (Samsung Pay in arrivo per Corea del Sud e Stati Uniti) e Google (Google Wallet, opzione attiva da tempo per microtransazioni mobile) ha stimolato la decisione della Microsoft.
Faisal Khan, esperto del settore finanziario, risponde all’annuncio di questa nuova opzione per i pagamenti mobile targata Microsoft esposta durante l’evento cinese WinHEC affermando che questa futura piattaforma andrebbe a concorrere con il colosso Apple e la sua Apple Pay, seguendo l’onda dei servizi che permettono agli utenti di effettuare acquisti ovunque tramite il proprio smartphone. Alcune indiscrezioni riportate anche da Khan affermerebbero che Microsoft stia già muovendo i primi passi per richiedere le autorizzazioni necessarie negli Stati Uniti per l’utilizzo di denaro elettronico, e l’Idaho avrebbe già concesso il via libera.
Un portavoce spiega la decisione della compagnia affermando che Microsoft “continua ad evolvere la sua offerta per venire incontro alle esigenze di clienti e utenti”, e che “diventare un servizio finanziario dà la flessibilità di offrire servizi cloud nuovi e innovativi per i nostri clienti, ma al momento non abbiamo nessun annuncio”. Al momento l’obiettivo di Microsoft per la nuova piattaforma di pagamenti mobile elettronici è limitato al mercato statunitense, e in base al successo che esso susciterà si vedrà come espandere il progetto.
Secondo l’Ansa la piattaforma Microsoft si chiamerà Microsoft Payments e sfrutterà la tecnologia NFC, già utilizzata da altre piattaforme. Tuttavia questo tipo di near field communication non è diffuso tra i commercianti (solamente il 10% ne dispone), pertanto Samsung Pay ha già preventivato di integrare al sistema NFC anche quello MST (magnetic secure transmission), più diffuso e che possa garantire maggiore sicurezza: per confermare una transazione basterà la propria impronta digitale.
Al tempo stesso ciò a cui puntava Apple con il suo sistema Apple Pay era di trasformare lo smartphone Apple dei propri clienti in un portafoglio virtuale, ma le premesse non si sono realizzate completamente e la compagnia ritiene di non essere riuscita a raggiungere completamente la totalità dei potenziali utenti del servizio lanciato sul mercato. Coloro che hanno usufruito di Apple Pay, tuttavia, hanno risposto ad un sondaggio di gradimento affermando che la piattaforma risultava veloce, sicura, ma soprattutto (secondo il 60% degli intervistati) “nuova e cool” rispetto alle altre alternative sul mercato.
Si può concludere che le strade che il nuovo sistema per pagamenti mobile di Microsoft possa prendere sono molteplici e non è escluso che la nuova piattaforma non riesca ad essere accattivante e abbastanza innovativa per gli utenti sempre in cerca di opzioni più di tendenza. Solo i progetti futuri della compagnia potranno dire quale sarà il destino che spetta a Microsoft Payments.